GECO FOR SCHOOL

Intervista a ROSALBA GIUGNI

Nel 1985 ha fondato Marevivo, associazione ambientalista, di cui è anche presidente. Fin da giovanissima ha partecipato a servizi di volontariato in diversi ambiti sociali, ed è determinata a coordinare la sua grande passione per il mare, prezioso bene comune, con un’attività che potesse rendere un servizio alla comunità. In più di 30 anni, ha dato vita a numerose campagne a carattere scientifico, sociale e divulgativo, con consenso in Italia e all’estero. Ecco chi è Rosalba Giugni. Oggi la intervistiamo a GECO FOR SCHOOL in un percorso che va dalla protezione dei mari all’educazione delle nuove generazioni.

 

 

 

Come nasce Marevivo Onlus?

Marevivo nasce nel 1985. Da napoletana figlia di armatori e subacquea appassionata del mare ho coinvolto un piccolo gruppo di persone che condividevano la stessa mission e insieme abbiamo dato vita all’associazione.

Oggi, dopo 35 anni, siamo cresciuti molto: abbiamo delegazioni sparse su tutto il  territorio, le nostre Divisioni Sub, Vela, Canoa e Kayak, Spiagge e Coste e con il supporto fondamentale di soci e volontari non abbiamo smesso un solo giorno di impegnarci per la tutela del mare, contro l’inquinamento e la pesca illegale, per lo studio della biodiversità, la promozione e valorizzazione delle aree marine protette, l’educazione ambientale.

 

Quali sono le principali attività?

Accrescere la conoscenza su tutti i temi legati al mare, principalmente nelle scuole, è la stella polare lungo la nostra rotta, la priorità di Marevivo che portiamo avanti da anni con i progetti “Delfini Guardiani delle Isole” per gli alunni delle scuole primarie nelle Isole Minori e “NauticinBlu” per gli studenti degli Istituti Nautici su tutto il territorio nazionale.

Ma sono tante le iniziative e le battaglie e che ci vedono impegnati su diversi fronti, dalle azioni sul campo con i nostri volontari per liberare le spiagge dai rifiuti, principalmente di plastica, a progetti di tutela della biodiversità marina in collaborazione con Università e Istituti di Ricerca, di protezione del capitale naturale e ripristino degli ecosistemi, di contrasto ai mutamenti climatici fino alla promozione di leggi e provvedimenti per la difesa del mare.

 

Nella vostra attività ha una grande importanza il contatto con i giovani. Che rapporto hanno le nuove generazioni italiane con il nostro mare?

La transizione ecologica di cui oggi tanto si parla è un cambiamento epocale che non può prescinde da un approccio generazionale. Con la nostra attività nelle scuole vogliamo contribuire a creare una generazione oceano perché siano i giovani gli attori principali del cambiamento per costruire un futuro migliore in armonia con il Pianeta. Dalla nostra esperienza, soprattutto negli Istituti Nautici il feedback con gli studenti è positivo e gratificante.

 

A che punto è l’educazione ambientale nella scuola italiana? Viene insegnata in modo efficace? Cosa andrebbe migliorato?

Nella scuola italiana è stato introdotto l’insegnamento dell’educazione civica (circa un’ora alla settimana) che si articola principalmente sulla conoscenza e comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società.

Ma recentemente il Ministero dell’Istruzione ha presentato il nuovo Piano RiGenerazione Scuola per la transizione ecologica e culturale nelle scuole totalmente ispirato agli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e nel quale l’ambiente è tra gli obiettivi primari.

 

 

In che modo questi due anni di pandemia hanno cambiato il sistema di rapportarsi alla natura e alle attività di associazioni come Marevivo?

Il mare è un ambiente che, come era prevedibile, privato dell’influenza delle attività umane, durante il lookdown, ha dato la possibilità di vedere squali nei porti, delfini e balene vicinissimi alle coste, pesci nei canali di Venezia tornati trasparenti.

Purtroppo però questo non ha inciso significativamente sui comportamenti dell’uomo e l’emergenza Covid, ha messo in secondo piano quella ambientale anche nelle attività parlamentari con leggi come la Salvamare, in attesa di approvazione o lo slittamento del recepimento della Direttiva Ue sulla plastica monouso (Sup)” per le quali le associazioni ambientaliste si sono fortemente attivate.

 

Perché hai scelto di dedicare molto tempo di questa attività per insegnare alle nuove generazioni la tutela del mare?

È fondamentale crescere una nuova generazione di giovani donne e uomini che sappiano fare scelte sostenibili e dobbiamo avvicinare i giovani alla natura, aiutandoli a percepirla come un ambiente del quale tutti facciamo parte, oltre che un bene comune.

 

Quali sono state le gratificazioni più importanti negli incontri con gli studenti?

L’impegno dei piccoli alunni delle Isole Minori che, facendo valere il loro titolo di “Delfini Guardiani delle Isole”, intervengono in difesa del loro territorio e segnalano e riprendono i comportamenti scorretti degli adulti.

Con gli studenti più grandi è molto gratificante vedere come, dopo le esperienze vissute con Marevivo, acquisiscano la consapevolezza che ognuno di noi può fare la differenza e il coinvolgimento, tramite loro, dei coetanei e delle famiglie.

Scritto il 16-08-2021

RIMANI AGGIORNATO SU TUTTE LE NOVITÀ DELLA PROSSIMA EDIZIONE DI GECO FOR SCHOOL