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Bandiera Arancione: 11 nuovi borghi italiani

Quest’anno il turismo, in Italia, è più che mai al centro dell’attenzione e di numerosi dibattiti. In primo luogo perché questa industria, che è una delle più importanti del nostro Paese, è stata duramente colpita dalla crisi dovuta alla pandemia. In secondo luogo, inoltre, perché quest’anno, in tutta Europa, si fa grande attenzione alla sostenibilità ambientale e l’industria turistica è spesso responsabile di abitudini che non fanno affatto bene all’ambiente.

Proprio per questo ha fatto notizia il riconoscimento di undici nuove località fra le eccellenze di qualità turistico-ambientale che il Touring Club Italiano riconosce ogni anno, premiandole con le cosiddette “bandiere arancioni”. Si tratta di riconoscimenti dati a comuni del nostro entroterra con meno di 15.000 abitanti, simboli dello “slow tourism”.

 

 

Il fascino dei piccoli borghi italiani 

Il turismo di qualità di domani non sarà diretto, secondo il Touring Club, verso le grandi città, ma verso i piccoli borghi che in Italia abbondano. In tutte le nostre province, infatti, ci sono centri ricchissimi di storia, tradizione, cultura, con perle architettoniche e artistiche che raccontano secoli o addirittura millenni di sviluppo, sapori e saperi tutti da scoprire, che sempre più turisti internazionali sono ansiosi di conoscere.

Inoltre, proprio grazie alle loro dimensioni contenute, i piccoli borghi rendono più facile la valorizzazione del patrimonio, il controllo dei flussi turistici e l’offerta di un’accoglienza di qualità, ma anche sostenibile.  La regione con il più alto numero di nuove bandiere arancioni è il Piemonte, che se ne è aggiudicate ben sei – oltre la metà di tutte quelle assegnate a livello nazionale.

 

Che cosa vuol dire, per un borgo italiano, ricevere la bandiera arancione del Touring Club?

Fra tutti i borghi che si sono candidati a questo riconoscimento, solo l’8% ha dimostrato di avere gli standard richiesti. Molti di questi sono stati riconfermati e 11 si sono aggiunti alla lista. Per un piccolo comune, la bandiera arancione rappresenta un riconoscimento importante, che ha effetti concreti sul turismo locale.

Normalmente, quando viene assegnata una nuova bandiera arancione, il borgo che la riceve registra circa il 45% di turisti in più. Questo rappresenta ovviamente un importante incentivo a mantenere alti gli standard, proprio per non perdere lo status riconosciuto dal Touring Club.

 

Che caratteristiche hanno i borghi delle “bandiere arancioni”?

Per aggiudicarsi la bandiera arancione, un borgo deve avere prima di tutto un patrimonio ambientale, storico e culturale di tutto rispetto – il che, in Italia, non è certo difficile – ma soprattutto deve saperlo valorizzare e conservare, offrendo ai turisti un’accoglienza di qualità, cibo genuino, tranquillità, benessere e possibilità di godersi una vacanza a contatto con la natura.

Una volta assegnata, la bandiera arancione non è comunque permanente: ogni tre anni si valutano nuovamente tutte le condizioni necessarie ed è proprio così che i riconoscimenti vengono riconfermati o meno e che vengono decise le “new entry”. In realtà l’analisi è assai più complicata di così: sono ben 250 i parametri che gli esperti del Touring Club valutano per ogni comune. Tali parametri sono suddivisi in cinque categorie: l’accoglienza (che comprende elementi come la disponibilità di informazioni per i turisti e la qualità del trasporto pubblico), la qualità delle strutture ricettive, i fattori di attrazione turistica, la qualità della località e la sostenibilità ambientale.

Scritto il 29-07-2021

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