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Beyond Meat: i nuovi nuggets vegetali

Hai mai pensato a cosa si nasconde dietro a un piatto di gustose crocchette di pollo? I cosiddetti “nuggets” sono fra i cibi più popolari negli USA, ma anche da noi, grazie alla diffusione delle grandi catene di fast food americane, le croccanti pepite di carne panata sono diventate una pietanza nota e molto apprezzata. Ogni boccone, tuttavia, nasconde un lato oscuro: per fare fronte a una produzione di massa, infatti, gli allevamenti intensivi infliggono agli animali una quantità spropositata di sofferenze. Il discorso etico, in questo caso, non ha neanche troppo a vedere con la contrapposizione fra onnivori e vegetariani o vegani: non si tratta di discutere del valore etico del mangiare carne, ma della legittimità di creare, attraverso procedure di selezione artificiali, animali che vivono una vita brevissima e orrenda prima di essere macellati. Per questo, negli ultimi anni, si fanno strada sempre più aziende che creano prodotti alternativi alla carne. La più famosa è l'americana Beyond Meat, ma anche in Italia ci sono alcuni brand che stanno sperimentando in questa direzione.

 

Il problema degli allevamenti intensivi

Negli allevamenti intensivi di pollame da macello, gli animali sono geneticamente selezionati e artificialmente alimentati in modo da crescere e ingrassare a una velocità innaturale. Vivono solo sei settimane, durante le quali passano da pulcini a polli talmente grossi e pesanti da non poter camminare, dal momento che le loro zampe non sono fatte per sostenere il peso che arrivano a raggiungere. Tutta la loro vita si svolge in gabbie, nelle quali gli animali non si muovono mai e dalle quali vengono estratti solo per la macellazione, una volta raggiunto il peso richiesto. Il 99% dei polli consumati in America vengono da questo tipo di allevamenti. Sono sempre di più le organizzazioni che trovano anti-etico questo trattamento degli animali e che si battono per vietare questo tipo di pratiche.

 

La rivoluzione della carne vegetale

Beyond Meat è nata inizialmente proprio per fornire alternative vegetali ai prodotti a base di carne più popolari negli USA, primo fra tutti l'iconico hamburger tanto amato nelle grandi catene di fast food. Dal momento che la pandemia ha portato a un crollo nella produzione di pollame, però, l'azienda ha colto l'occasione per lanciarsi anche in questo settore, riprendendo la sperimentazione di alcuni anni prima e assemblando crocchette di pollo panate in cui la “carne” è fatta esclusivamente con fave e piselli, lavorati in modo da riprodurre fedelmente il sapore e la consistenza dei “chicken nuggets”. Ogni porzione contiene 14 grammi di proteine, non contiene (a differenza della carne di pollo da allevamenti intensivi) colesterolo, ormoni o antibiotici ed è stata giudicata dai consumatori indistinguibile dal prodotto animale, con gli stessi punteggi in fatto di gusto e aspetto.

 

Innovazione per il futuro dell'alimentazione

In Italia ci sono aziende che fanno esperimenti simili, come Joy Food con il prodotto Parepollo. Per il momento, le versioni più semplici da realizzare sono quelle che riproducono prodotti come i nugget, i quali possono contare sulla panatura e sul fatto che, nella ricetta originale, le pepite vengono assemblate con carne di pollo tritata. La vera sfida per l'innovazione del futuro, in materia di carne vegetale, sarà la riproduzione del petto di pollo, che presenta una consistenza diversa, più compatta, e che può essere consumato senza panatura. Al momento, le alternative vegetali alla carne sono soprattutto a base di soja e tofu e prendono la forma di hamburger e salsicce, ma anche di macinato da usare per preparare ragù, polpette e lasagne. Il futuro forse ci riserva piatti a base di vera carne, coltivata in laboratorio e mai appartenuta a un animale vivo, ma, nel frattempo, possiamo arricchire la nostra dieta sperimentando di tanto in tanto con alternative vegetali, per salvaguardare la nostra salute e quella del pianeta.

Scritto il 16-09-2021

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