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Doppia Piramide Alimentare e Ambientale: salute e sostenibilità

Ricordate la piramide alimentare? È quella che si studia ormai da anni, quella che si impara a scuola e che illustra, in modo visualmente semplice, le proporzioni fra i diversi alimenti che dovrebbero essere inseriti in una dieta sana e bilanciata. Come sappiamo, infatti, per restare in salute, se non si hanno di base problemi particolari, bisognerebbe mangiare tutti i tipi di alimenti, prediligendo quelli di alta qualità e meno lavorati, ma soprattutto facendo attenzione alle quantità.

Alla base della piramide troviamo gli alimenti che andrebbero assunti quotidianamente e in quantità maggiori, come verdure, frutta, legumi e carboidrati semplici come i cereali. Nel mezzo della piramide ci sono poi quegli alimenti da assumere settimanalmente, come pesce, uova e carni bianche. In cima, infine, troviamo gli alimenti da assumere con moderazione, come le carni rosse e gli alimenti contenenti grandi quantità di grassi saturi.

Questa piramide, se analizzata con attenzione, ci rivela che la dieta mediterranea è la più sana ed equilibrata. Quello che non ci racconta, però, è quanto le nostre abitudini alimentari siano sostenibili.

 

Una piramide per noi e una per il pianeta

Negli ultimi anni è stata sviluppata un’altra piramide alimentare, pensata però non per le nostre esigenze alimentari e la nostra salute – almeno non in senso stretto – ma per raccontarci le esigenze del pianeta e gli effetti che la nostra alimentazione ha sugli ecosistemi nei quali viviamo. La piramide, in questo caso, è rovesciata: in basso troviamo gli alimenti che hanno un impatto minore sul pianeta e che quindi si considerano più sostenibili, mentre in alto ci sono quelli che, per essere prodotti, richiedono l’impiego di più risorse e l’emissione di più CO2.

La prima cosa che salta all’occhio è il fatto che le due piramidi siano quasi perfettamente sovrapponibili: gli alimenti che fanno bene alla nostra salute, infatti, sono anche i meno dannosi per il pianeta, a livello di produzione. Viceversa, tutti quelli che il nostro corpo metabolizza con più fatica sono anche quelli meno sostenibili.

 

Come si misura la sostenibilità degli alimenti?

Sono diversi gli elementi che contribuiscono a rendere un alimento più o meno sostenibile. Per inserirli all’interno della piramide si prende in considerazione, per esempio, la quantità di emissioni generata dall’industria corrispondente, il consumo di acqua necessario per un certo tipo di coltivazione, allevamento o processo di raffinazione, la quantità di terreno necessaria, complessivamente, per produrre una certa quantità di ogni alimento e l’energia che viene impiegata nel relativo processo, i rifiuti che questo processo lascia dietro di sé e anche le infrastrutture necessarie per arrivare dalle materie prime alla tavola.

Per questo possiamo dire con certezza che i vegetali meno lavorati sono cibi più sostenibili, mentre le carni rosse, i cui allevamenti richiedono enormi quantità di terreno e acqua, sono i meno sostenibili insieme agli alimenti molto lavorati a livello industriale.

 

Fare del bene e farci del bene: un’alimentazione sana e sostenibile

Quando scegliamo cosa mettere sulla nostra tavola, siamo influenzati da moltissimi fattori: ci sono i gusti personali, naturalmente, ma anche la disponibilità e la comodità di accedere a determinati ingredienti, la capacità di prepararli, l’educazione a una corretta alimentazione. Quest’ultimo punto è fondamentale: spesso, infatti, le scelte più “comode”, come per esempio i cibi pronti e preconfezionati, sono contemporaneamente poco sane per noi e poco sostenibili.

Spesso, tuttavia, la fretta e una scarsa familiarità con gli ingredienti possono spingerci proprio in quella direzione. Anche quando parliamo di cibi freschi, come frutta e verdura, inoltre, sarebbe importante scegliere varietà locali, che sono arrivate nel supermercato o nel negozio più vicino senza dover essere trasportate per migliaia di chilometri in aereo o su strada. Lo stesso vale per i prodotti animali come carni e latticini.

Una corretta educazione alimentare può giovare enormemente alla nostra salute e aiutarci a raggiungere la piena sostenibilità.

Scritto il 05-08-2021

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