Geco For School | Percorso di Green Education
Il grande dilemma dei nostri tempi è: come produrre energia senza inquinare? Le fonti rinnovabili, ovviamente, sono la risposta, ma non in tutti i luoghi è possibile sfruttarle allo stesso modo. Fin da quando si è iniziato a studiare le energie rinnovabili, si specula sulla possibilità di generare energia pulita da attività umane normali, alle quali tutti prendiamo parte.
In un episodio della popolare serie TV Black Mirror, si immaginava perfino un futuro distopico in cui tutti sono incoraggiati a passare ore in palestra sulla cyclette, trasformando l’energia cinetica in elettricità in cambio di vantaggi e “crediti” da spendere nella vita quotidiana. Ora una startup milanese potrebbe aver trovato una soluzione molto più semplice, efficace e versatile, adatta a coprire il fabbisogno locale. Stiamo parlando di Lybra, un dosso rallentatore che converte l’energia delle auto in elettricità per le abitazioni circostanti.
Tutti sappiamo cosa sono e che scopo hanno i dossi rallentatori. Li vediamo installati in molte zone abitate, specialmente dove una strada particolarmente larga o un rettilineo costituiscono una tentazione per gli automobilisti imprudenti, che non rispettano i limiti di velocità. I dossi operano come dissuasori e obbligano le auto a rallentare, garantendo così la sicurezza collettiva. Lybra, l’innovativa idea della startup Underground Power, è un dosso rallentatore che contiene al proprio interno un impianto in grado di immagazzinare l’energia cinetica delle auto in fase di frenata, per poi rilasciarla quando necessario.
Secondo quanto emerso dai primi test, in una strada mediamente trafficata, basterebbe un impianto di 10 metri per soddisfare il fabbisogno energetico di 40 abitazioni, il tutto con un bassissimo impatto ambientale. La produzione energetica di Lybra è paragonabile a quella di un impianto fotovoltaico da 80 kW con 600 metri quadrati di pannelli solari. L’impianto di Lybra è fatto di acciaio e ricoperto di gomma riciclata, ricavata dal riutilizzo di pneumatici usati – risolvendo così un altro grande problema del traffico urbano: la non sostenibilità dei ricambi. Le sue dimensioni sono abbastanza ridotte da non costituire un pericolo per i ciclisti e i pedoni, ma al tempo stesso dal funzionare come dissuasori dell’alta velocità per gli automobilisti.
Le potenzialità di Lybra sono enormi. Il suo utilizzo è pensato per essere soprattutto locale, ovvero focalizzato sugli edifici immediatamente circostanti. Fra gli utilizzi prospettati c’è l’alimentazione delle colonnine di ricarica per le auto elettriche (che saranno presto molto più numerose sulle nostre strade), l’illuminazione stradale e la fornitura di elettricità ad abitazioni ed esercizi commerciali circostanti. Una volta soddisfatto il fabbisogno dell’unità di riferimento, la carica in eccesso può essere immessa nella rete nazionale, ottimizzandone l’impiego e generando perfino un utile.
Oltre agli ovvi vantaggi fin qui descritti, vale anche la pena di menzionare che Lybra è un sistema di produzione dell’energia estremamente discreto, che non richiede alcuno sforzo da parte dei cittadini. Non occorre cambiare le abitudini né imparare a usarlo correttamente – come accade, per esempio, con un’auto elettrica. Una volta installato, sarà efficace senza che gli utenti se ne accorgano, contribuendo contemporaneamente alla sicurezza stradale e alla produzione di energia pulita.
Scritto il 12-08-2021